Muovendosi tra storiografia, didattica e critica letteraria, il volume fornisce un percorso storico-politico su usi e abusi del termine “antifascismo” a partire dalla politica contemporanea, pericolosamente vicina al suo “contrario”. Luca Casarotti, giurista e critico militante, interpreta le origini e le manifestazioni del revisionismo che si è rapidamente diffuso attraverso la pubblicistica di massa e i social media, in contrasto con la ricerca storiografica.